REFERENDUM 12-13 GIUGNO: NUCLEARE

Se passerà il "si" sul nucleare affermeremo che le future generazioni dovranno dipendere soprattutto dalle energie rinnovabili. Su questo tipo di energie siamo poco informati anche perché le notizie che vengono pubblicate sono spesso contrastanti.
Il nucleare è considerata una delle forme per la produzione di energia più sicure esistenti ma in caso di incidente (probabilità di accadimento bassa), l'impatto è devastante. Una centrale nucleare va costruita in luoghi con una grossa disponibilità d' acqua per creare vapore in grado di far girare le turbine producendo elettricità e per mantenere l'impianto ad una certa temperatura. Quindi si possono posizionare o vicino a fiumi o vicino al mare comunque lontano da centri abitati, in Italia luoghi con queste caratteristiche sono davvero pochi. Non potremmo neanche riaprire le centrali chiuse nel 1986 perché troppo obsolete quindi dovremmo costruirne di nuove, circa una decina. Un altro problema è il trattamento e stoccaggio delle scorie radioattive. Questi depositi vanno costruiti in zone con determinate caratteristiche tra le quali, una delle più importanti, è che il luogo non sia sismico.
Mi sono informato, letto libri e seguito corsi. Ho capito che le energie rinnovabili hanno molti vantaggi come l'abbattimento di emissioni di CO2, ma anche molti svantaggi. Per esempio, gli impianti per il fotovoltaico durano 20 anni circa e sono prodotti con silicio, materiale non riciclabile che bisognerà smaltire nelle discariche. Un altro svantaggio è che i rendimenti degli impianti non sono ad oggi paragonabili a quelli delle centrali a idrocarburi o nucleari.

Il prof. Rubbia, nobel per la fisica con i suoi studi sul nucleare, afferma che il nucleare è morto! Rubbia ha studiato l’energia solare e inventato un modo per produrre energia elettrica con il sole senza l'uso di silicio, ma utilizzando parabole e specchi. Questo modello si chiama "solare a concentrazione".
I ricercatori dicono che l'importante è non dipendere da una sola fonte di energia, ma creare un mix energetico in grado di soddisfare le esigente di una nazione. Se per altri Paesi il nucleare è una scelta valida per l'Italia non lo è perché non esistono luoghi adatti alla costruzione di impianti e depositi per il trattamento e stoccaggio delle scorie radioattive in quanto, il nostro è un territorio altamente sismico. La Germania ha bloccato il programma nucleare e la Spagna vende energia prodotta da impianti eolici alla Francia, la quale ha basato il suo sistema energetico sul nucleare.

Se vogliamo che l'Italia diventi come gli altri stati europei mettiamo una croce sul SI’ e bloccheremo il nucleare!

ARRIVEDERCI AL PROSSIMO POST!!!
Alberto Giordano

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Aggiungo che l'uranio si sta esaurendo. Quando le prime centrali saranno pronte (tra non meno di 20 anni), non ci sarà più uranio.

Anonimo ha detto...

Usare le energie rinnovabili e ridurre i consumi energetici questa è la strada da seguire. Sono assolutamente contro il nucleare, le scorie radioattive non potranno mai essere smaltite al massimo stoccate, rimanendo comunque pericolose per migliaia di anni.

Alberto Giordano ha detto...

I conteggi sulle riserve di uranio sono sempre da prendere con le pinze, negli anni 60 si affermava che ci sarebbe stato petrolio per soli 40 anni, nel 2000 hanno detto per altri 100 si tratta quindi di dati molto approssimativi e poco attendibili. Se finisse l'uranio si potrebbe utilizzare il torio, ma rimarrebbero sempre i problemi legati allo stoccaggio delle scorie e all’ubicazione degli impianti. Diminuire i consumi è difficile ci vuole una coscienza verso l’ambiente diversa da quella che abbiamo, per ora non esistono molti programmi in grado di sensibilizzare la gente su questi temi. Sicuramente la strada da seguire auspicata nel secondo commento da anonimo è quella giusta.

Giuliano ha detto...

La mia sarà di sicuro una voce fuori dal coro, ma sono a favore del nucleare. Per molti motivi: è una energia rischiosa, ma la tecnologia utilizzata per produrla è ben collaudata le centrali sono controllate, non bisogna ricordare solo la catastrofe accaduta a Fukushima perché gli incidenti sono davvero rari. Le energie alternative, come quella solare o eolica, non saranno mai in grado di soddisfare i fabbisogni energetici di una umanità che richiederà nei prossimi secoli sempre più risorse. Come ha detto di recente Margherita Hack l'Italia è circondata da centrali nucleari noi siamo costretti ad acquistare energia da altri Paesi, se anche ci fosse un incidente in uno di questi stati noi avremmo tutti i danni senza averne i vantaggi.

Alberto Giordano ha detto...

Ciao Giuliano! Hai ragione gli incidenti sono rari e siamo circondati da centrali nucleari. La Francia però ha una superficie di 600 mila Km2 e circa 65 milioni di abitanti , densità di 108 abitanti/ km2 non è sismica e non ha vulcani.
L'Italia invece ha una estensione di 300mila km2 ed una popolazione che si aggira intorno ai 60 milioni di abitanti , densità 200 abitanti/ Km2, è sismica e ha vulcani. Siamo tanti quanti la popolazione francese, ma concentrati in metà spazio. Le possibilità che hanno loro di trovare un luogo adatto alla costruzione di centrali, lontano da centri abitati è il doppio rispetto nostra.
La probabilità che avvenga un terremoto o altra calamità naturale è molto più alta rispetto alla Francia. Gli incidenti negli impianti nucleari avvengono normalmente per aventi naturali quindi il nostro paese rischierebbe di più confrontato agli altri.
Per questi motivi secondo me l'Italia non è adatta ad ospitare centrali nucleari. Potremmo usare benissimo in sostituzione l’energia geotermica.

Anonimo ha detto...

Che l'uranio si stia esaurendo è palese a tutti, tranne che a te! In ogni caso, il torio non può essere considerato in modo così semplice e banale un sostituto, dati i suoi proibitivi costi di estrazione. Li pagherai tu?

Alberto Giordano ha detto...

Ho solo detto che non si sa quando finirà. Non puoi dire 20 o 100 anni visto che si è ancora alla ricerca di nuovi giacimenti di uranio. Il torio sarebbe comunque una valida alternativa, è equamente distribuito su tutto il pianeta, quindi non dipenderemmo da nessun Paese dato che lo si potrebbe estrarre anche in Italia. Anonimo non pensare che usando le energie rinnovabili il costo diminuisca, visto che l'Enel paga l'energia prodotta da impianti fotovoltaici privati 0,30 €. Ribadisco comunque che il territorio italiano non è adatto per il nucleare perché sismico e densamente popolato.

Anonimo ha detto...

E sentiamo, dov'è il torio in Italia?

Alberto Giordano ha detto...

Giacimenti di torio conosciuti in Italia si trovano nel Lazio settentrionale, Mont Mort in Valle d'Aosta ed Etna. Rubbia ipotizza giacimenti anche in Umbria ed Abruzzo. Ho detto giusto prof. Anonimo?

Anonimo ha detto...

Io non sono a conoscenza di giacimenti di torio in Italia, quantomeno utilizzabili...Poi anche nell'Adriatico c'è il petrolio, quindi possiamo fare concorrenza all'Iraq, no? Ma tu che università fai? Geologia?

Alberto Giordano ha detto...

1 ▪ Anche se non sono un geologo, mi informo come fanno molte persone.
2 ▪ Se tu non sei a conoscenza di una cosa non sempre gli altri dicendola sparano cavolate.
3 ▪ Non è economicamente conveniente estrarre petrolio dall'Adriatico altrimenti l'avrebbero fatto.
4 ▪ Informati sul mckelvey box per capire ciò che intendo quando dico che non si sa se ci vorranno 20 o 100 anni prima che l’uranio si esaurisca.

Alberto Giordano ha detto...

A tutto c'è un limite! Io non ho mai insultato mentre qui tutti insultano. Ho sempre pensato che la moderazione non sarebbe servita sperando che tenendo un tono civile in prima persona anche gli altri lo avrebbero fatto. Purtroppo non è stato così e mi dispiace molto. Ho cancellato gli ultimi 2 commenti perché erano stati inseriti solo per cercare la lite.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti! Mi chiamo Chiara Mantovani, abito da sempre nella 7 e trovo questo blog molto molto bello per noi della Circoscrizione! Ho letto gli ultimi due commenti e vorrei rispondere, solo che non li vedo più...In ogni caso, posso lasciare il mio commento, Alberto? Un saluto a tutti! Chiara

Alberto Giordano ha detto...

certo che puoi chiara... sol che per qualche incivile ho dovuto mettere la moderazione e sono molto dispiaciuto di questa cosa...

Sarah ha detto...

Hai ragione Alberto meglio inserire la moderazione al blog. L’intelligenza di una persona si vede soprattutto dalla capacità di ribattere senza insultare.

Anonimo ha detto...

Oh,mi dispiace! Io volevo solo dire una cosa forse scontata e banale, ma, se mi è concesso, la dico lo stesso. Ognuno può avere le sue idee sul nucleare e le stime non sono mai attendibili (chi ci dice che qualche ricercatore asservito al potere non le manipoli?). Concentriamoci piuttosto su un'analisi costi-benefici: conviene oggi costruire centrali nell'ottica di lungo periodo per il nostro paese? Due centrali nucleari ci sono già, a Trino Vercellese e a Caorle Veneto...Vogliamo buttare all'aria altri soldi? Pensiamoci! Buona serata a tutti! Chiara

Alberto Giordano ha detto...

Hai ragione e soprattutto le due che hai citato non sono riutilizzabili quindi bisognerebbe costruirne di nuove. Litighiamo su dove buttare le bucce di banana figuriamoci quando si parlerà di dove stoccare le scorie nucleari...

Anonimo ha detto...

Infatti! Pensiamo solo ai rifiuti urbani! Tutti vorrebbero energia a basso costo o gratis, ma chi vuole anche le scorie nucleari sotto la finestra? e per questioni del genere, bisogna essere tutti d'accordo!

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