SAN GIOVANNI

Venerdì 24 Giugno come ogni anno si è svolto nella splendida cornice dei Murazzi il tradizionale spettacolo pirotecnico che chiude i festeggiamenti per San Giovanni patrono di Torino.
Il filo conduttore della serata è stato la ricorrenza per i 150 anni dell'Unità d'Italia e il ruolo di Torino,  ricordando a tutti noi la posizione da protagonista che la nostra città ha sempre avuto durante i cambiamenti che l’Italia ha attraversato in questo secolo e mezzo di storia.
Torino la prima capitale, la prima città d’Italia ad ospitare nel lontano 1911 un’Esposizione Universale, che sa essere non solo seria e grigia, ma illuminarsi di mille lustrini come gli show di Macario. Ampia parte dello spettacolo è stata dedicata alle mitiche “Olimpiadi invernali del 2006“, dove Torino si è mostrata al mondo sotto la sua luce migliore organizzando, secondo il parere del CIO, le più belle olimpiadi di sempre non tanto per le imprese degli atleti, quanto per il modo allegro ed educato con il quale la città ha accolto atleti e turisti.
Se nel 2006 per la vittoria ai mondiali si diceva: "Il cielo è azzurro sopra Berlino”… venerdì Il cielo era tricolore sopra Torino!!


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Alberto Giordano

....COME ERAVAMO....

“Come Eravamo" vuole essere un omaggio alla nostra città e soprattutto alla circoscrizione7, uno sguardo al passato. La nostra storia rivista attraverso le immagini di una Torino d'altri tempi, quella dei nostri genitori, dei nostri nonni. Foto di luoghi ormai irriconoscibili che gli anni hanno radicalmente cambiato, di mestieri andati nel dimenticatoio della nostra memoria, di persone...Se anche voi avete delle immagini che ritraggono la circoscrizione com’era in passato inviatemele all'indirizzo mail giordanoconla7@gmail.com con una breve descrizione della foto, oppure il nome del luogo dove venne scattata, l‘invito a mandarle è rivolto a tutti associazioni comprese. Uno sguardo al passato mentre costruiamo il nostro futuro!

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Alberto Giordano

RISULTATI REFERENDUM 12-13 GIUGNO

Dopo sedici anni il referendum raggiunge e supera il quorum con un bel 54,8 %. Nonostante gli appelli a disertare i seggi se non si era a favore dell'abrogazione, il risultato è stato un “SI’” schiacciante (95% in media).
Abbiamo ribadito, a distanza di venticinque anni, il nostro “NO” alle centrali nucleari. Espresso con il nostro “SI’” al referendum, che non basta far entrare i privati nella gestione dei servizi per risolvere la loro inefficienza. Dimostrato che fare troppo i furbi costruendosi leggi “ad hoc” per risolvere i problemi personali non è accettabile.Ora si aprono nuovi scenari e nuovi problemi da risolvere. Per ora i risultati dicono che siamo contro quelle proposte. Dovremo costruire un sistema energetico più rispettoso dell'ambiente, perché grazie alle rinnovabili potremo diminuire le emissioni di CO2, facendo attenzione però a non deturpare il nostro Paesaggio ammirato e invidiato da tutto il mondo punto di forza dell‘Italia. Ammodernare il sistema idrico, ma soprattutto cambiare il nostro stile di vita diminuendo i consumi, l'acqua è un bene primario se riusciamo ad essere oculati risparmiando sulla benzina o su altre cose perché non farlo anche con l‘acqua?.
Non è stato un voto contro una persona specifica, ma solo a sfavore di quel sistema che si voleva creare. Ora il compito della politica è ascoltare e se c'è bisogno anche chiedere una mano al popolo. Chi non fa politica non deve limitarsi alla pura critica dicendo sì o no, ma anche proporre come chi è politicamente attivo. Quando un politico o altri chiedono una mano non devono essere scambiati per degli incompetenti o sfruttatori di idee altrui, sono persone che cercano di capire le vere esigenze della gente e di renderla partecipe di scelte importanti per trovare insieme soluzioni, idee che possano essere condivise da tutti.
Con questo referendum abbiamo espresso la nostra voglia di cambiamento e modernità, ora tutti uniti rimbocchiamoci le maniche e iniziamo la svolta che non si deve tradurre solo nel cambiare chi ci governa, ma soprattutto nel migliorare noi stessi mutando il nostro modo di vivere.

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Alberto Giordano

REFERENDUM 12-13 GIUGNO: LEGITTIMO IMPEDIMENTO

Votando “SI‘” al referendum sul legittimo impedimento, elimineremo una legge che non serve in quanto esiste già un articolo del Codice di procedura penale (art. 420) che la prevede.
L'articolo 420 afferma che il Tribunale in caso di grave impedimento che non permetta la presenza in aula al processo da parte dell'imputato, dopo opportune verifiche lo consideri come un “ assente giustificato” e quindi il processo venga sospeso cosi come il tempo per il conteggio della prescrizione.
La legge sul legittimo impedimento dell'aprile 2010 prevedeva che lo stesso Consiglio dei Ministri giustificasse il legittimo impedimento (che poteva durare fino a sei mesi consecutivi) senza verifica però da parte del tribunale. L'esigenza di questa legge si ebbe quando il tribunale di Milano decise che una visita di Stato del Presidente del Consiglio (impegno istituzionale) non era da considerarsi legittimo impedimento.
 La Corte Costituzionale ha deciso l'incostituzionalità quindi la nullità delle due parti della legge, quella che prevede i sei mesi continuativi di legittimo impedimento e che il tribunale non debba verificare i motivi dell‘assenza dell‘imputato; per porre fine al conflitto tra poteri, Governo contro Magistratura, la Corte ha dato una linea interpretativa dell' art. 420 di procedura penale affermando che: “Gli impegni istituzionali del Presidente del Consiglio o di un ministro sono da considerarsi legittimo impedimento, ma il tribunale deve comunque verificarli”.
La linea interpretativa rimarrà anche dopo il referendum sia che passi il “sì” sia che prevalga il “no”, perché riguarda l’articolo 420 e non la legge di aprile sul legittimo impedimento.


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Alberto Giordano

REFERENDUM 12-13 GIUGNO: NUCLEARE

Se passerà il "si" sul nucleare affermeremo che le future generazioni dovranno dipendere soprattutto dalle energie rinnovabili. Su questo tipo di energie siamo poco informati anche perché le notizie che vengono pubblicate sono spesso contrastanti.
Il nucleare è considerata una delle forme per la produzione di energia più sicure esistenti ma in caso di incidente (probabilità di accadimento bassa), l'impatto è devastante. Una centrale nucleare va costruita in luoghi con una grossa disponibilità d' acqua per creare vapore in grado di far girare le turbine producendo elettricità e per mantenere l'impianto ad una certa temperatura. Quindi si possono posizionare o vicino a fiumi o vicino al mare comunque lontano da centri abitati, in Italia luoghi con queste caratteristiche sono davvero pochi. Non potremmo neanche riaprire le centrali chiuse nel 1986 perché troppo obsolete quindi dovremmo costruirne di nuove, circa una decina. Un altro problema è il trattamento e stoccaggio delle scorie radioattive. Questi depositi vanno costruiti in zone con determinate caratteristiche tra le quali, una delle più importanti, è che il luogo non sia sismico.
Mi sono informato, letto libri e seguito corsi. Ho capito che le energie rinnovabili hanno molti vantaggi come l'abbattimento di emissioni di CO2, ma anche molti svantaggi. Per esempio, gli impianti per il fotovoltaico durano 20 anni circa e sono prodotti con silicio, materiale non riciclabile che bisognerà smaltire nelle discariche. Un altro svantaggio è che i rendimenti degli impianti non sono ad oggi paragonabili a quelli delle centrali a idrocarburi o nucleari.

Il prof. Rubbia, nobel per la fisica con i suoi studi sul nucleare, afferma che il nucleare è morto! Rubbia ha studiato l’energia solare e inventato un modo per produrre energia elettrica con il sole senza l'uso di silicio, ma utilizzando parabole e specchi. Questo modello si chiama "solare a concentrazione".
I ricercatori dicono che l'importante è non dipendere da una sola fonte di energia, ma creare un mix energetico in grado di soddisfare le esigente di una nazione. Se per altri Paesi il nucleare è una scelta valida per l'Italia non lo è perché non esistono luoghi adatti alla costruzione di impianti e depositi per il trattamento e stoccaggio delle scorie radioattive in quanto, il nostro è un territorio altamente sismico. La Germania ha bloccato il programma nucleare e la Spagna vende energia prodotta da impianti eolici alla Francia, la quale ha basato il suo sistema energetico sul nucleare.

Se vogliamo che l'Italia diventi come gli altri stati europei mettiamo una croce sul SI’ e bloccheremo il nucleare!

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Alberto Giordano