LEGGE ELETTORALE.... QUELLA GIUSTA

Visto che tutti esprimono la propria opinione sulla legge elettorale voglio esporre anche io la mia idea.

La consulta ha reso incostituzionale alcuni punti del cosidetto “Porcellum” che sono i listoni bloccati e il premio di maggioranza senza una soglia minima per poterne usufruire.

L'accordo che ieri Renzi ha esposto alla direzione nazionale del PD modifica proprio questi due punti. Crea delle mini-liste cosi da rendere riconoscibili le persone che dovranno essere votate dai cittadini e mette una soglia minima (35%) per usufruire del premio di maggioranza.

Guardiamo cosa avviene negli altri Paesi.
In Francia si utilizza il maggioritario un maggioritario uninominale a doppio turno eventuale. Per ogni collegio ( 577 pari ai seggi del parlamento) viene eletto una sola persona che è quella che prende il 50%+1 dei voti, se nessuno lo ottiene al primo turno si farà un ballottaggio tra i 2 che han preso più voti.

In Gran Bretagna vige un maggioritario uninominale. Per ogni collegio ( 646 tanti quanti i membri della Camera dei Comuni) viene eletto chi ottiene la maggioranza ( basta quella relativa) dei voti. Questo avvantaggia conservatori e laburisti.

In Spagna il Senato consta di 259 membri, 208 dei quali sono eletti direttamente dalle province: in ogni provincia i partiti indicano tre candidati e gli elettori votano sulla scheda direttamente i nomi. Le province peninsulari eleggono 4 senatori (3 per il partito di maggioranza, 1 per il secondo), mentre le province insulari 2 o 3. Gli altri 58 senatori vengono eletti dalle comunità autonome ma indirettamente. La Camera è composta da 350 deputati, e il paese viene diviso in 52 circoscrizioni, alcune molto piccole, in cui l’elettore vota il partito e i seggi vengono poi allocati in maniera proporzionale alla popolazione. Esiste una soglia di sbarramento al 3%.

In Germania è in vigore un sistema proporzionale puro con collegi uninominali. gli elettori vengono chiamati a votare con due schede: con una si votano direttamente i candidati del collegio uninominale, con l’altra si vota un partito (che presenta una lista bloccata di nomi). È dai risultati della seconda scheda che si decide, in proporzione, la ripartizione dei seggi, con una soglia di sbarramento del 5%: in pratica con la seconda scheda si decide quanti parlamentari sono eletti per ciascun partito, con la seconda quali. I seggi del Bundestag sono almeno 598, di cui 299 vengono allocati dai collegi uninominali (e cioè eletti direttamente) e gli altri 299 tramite i listini bloccati.
Una volta stabilita la ripartizione tra i partiti (e all’interno dello stesso partito, su base regionale), i candidati vincitori nei collegi uninominali vengono eletti fino al raggiungimento dei seggi conquistati dal partito di appartenenza: se il partito ha eletto nei collegi un numero inferiore di candidati rispetto ai seggi vinti, gli altri vengono eletti dal listino bloccato. Se viceversa ha eletto più candidati uninominali rispetto al numero di seggi conquistati, si aumenta la composizione del Bundestag fino a contenere tutti i vincitori nei collegi uninominali (mandati in soprannumero). Possono essere eletti anche i candidati nei collegi uninominali appartenenti a partiti che non hanno superato lo sbarramento. La soglia di sbarramento al 5%, inoltre, non si applica per quei partiti che hanno eletto almeno 3 deputati nei collegi uninominali.
In Italia esistono due poli non due grandi partiti, quindi siamo molto simili alle situazioni tedesca e spagnola. Queste coalizioni al suo interno hanno i “partitini” che il più delle volte hanno “ricattato” i partiti più grandi bloccando di conseguenza l'attività parlamentari e in alcuni casi anche ad elezioni anticipate.
La costituzione tutela anche i “partitini” quindi bisogna costruire una legge elettorale che abbia il giusto trade-off tra governabilità e rappresentatività.

Partendo dal presupposto che non esiste la legge perfetta, quella migliore per me è una legge che prevede collegi uninominali, eletti al primo turno in maniera proporzionale in questo modo si mantiene il rapporto tra eletto e territorio. Essendoci 3 grandi poli in Italia ( centrodestra, centrosinistra e M5S) è giusto fare un doppio turno tra le 2 coalizioni per decidere a chi dare il premio di maggioranza. In questo modo si difenderebbero i piccoli partiti perchè se hanno un candidato forte e radicato possono eleggerlo ma allo stesso tempo i partiti grandi con il premio di maggioranza possono rafforzare la loro presenza in parlamento evitando i possibili ricatti dei “partitini”.

Ma la mia idea non combacia con quella di ieri ma se ben gestita potrebbe essere una buona legge. Collegi piccoli con miniliste rende possibile il rapporto eletto- territorio e il premio di maggioranza consentirà la governabilità. 

ARRIVEDERCI AL PROSSIMO POST!!!
Alberto Giordano

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